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Assicurazione infortunio e malattia per partite Iva: ecco perché

Imprese e risk management, Salute
assicurazione malattia infortunio partite Iva

Le tutele per le partite Iva in caso di sospensione del lavoro

Che bello essere una partita Iva! Artigiani, liberi professionisti, commercianti, imprenditori, tutte queste persone, dal punto di vista dei lavoratori dipendenti, hanno tantissimi vantaggi. Sono padroni di sé stessi, possono programmare le ferie senza dovere tenere in considerazione le esigenze dei colleghi, non hanno orari fissi, e via dicendo. Ovviamente, però, le partite Iva non la pensano allo stesso modo. Certo, l’autonomia lavorativa è un grande vantaggio, ma insieme a essa arrivano anche parecchi grattacapi e svantaggi da non trascurare. Tra questi c’è ovviamente, la diversa gestione della malattia e dell’infortunio: per il popolo delle partite Iva, infatti, esistono in realtà poche o nulle tutele automatiche in caso di sospensione del lavoro.

E cosa può succedere nel momento in cui un lavoratore autonomo o un imprenditore si ammala tanto da non poter continuare il proprio lavoro? Perché sì, lo sappiamo, il popolo delle partite Iva è costituito da persone che, perlopiù, continuano a lavorare anche in caso di malesseri o febbricole. Arriva però il momento in cui ci si deve davvero fermare, in caso di febbre alta, di dolori invalidanti o di infortuni. Come fare in quel caso? Chi non ha preso delle contromisure specifiche non può che andare incontro a dei rallentamenti o perfino a dei blocchi dell’attività, laddove invece chi può contare su una copertura può godere non solo di un’indennità, ma anche sulla possibilità di coinvolgere una figura sostituita per assicurare il normale proseguo dell’attività. E la possibilità di continuare il lavoro, va sottolineato, non è una questione meramente economica: si tratta anche di un aspetto importante dal punto di vista dell’immagine dell’attività nei confronti dei clienti. Per questo motivo oggi parleremo dell’assicurazione infortunio e malattia per le partite Iva.

L’indennità INPS per la malattia e gli infortuni delle partite Iva

I lavoratori dipendenti non hanno questi problemi: nel momento in cui non possono presentarsi a lavoro a causa di un infortunio o di una malattia non devono fare altro che presentare un certificato redatto dal proprio medico, così da accedere alla conosciutissima indennità INPS. Si parla di fatto – in generale – di un’indennità corrisposta ai lavoratori dipendenti nella misura del 50% della retribuzione media giornaliera dal 4° al 20° giorno di assenza, per arrivare al 66,66% dal 21° al 180° giorno di malattia. Questa è, di fatto, la prestazione tipica dell’INPS per i lavoratori dipendenti.

E per quanto riguarda invece le partite Iva? Anche i lavoratori autonomi, gli artigiani, gli imprenditori e i commercianti pagano le tasse. Eppure…per loro il discorso dell’indennità e della malattia è molto diverso, ed è per questo che vale davvero la pena stipulare la polizza infortunio e malattia per partite Iva.
Una forma di indennità, va detto, esiste, anche per le partite Iva, ma in pochi lo sanno. Si parla di un’indennità in caso di malattia riconosciuta a tutti i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata dell’INPS, con un reddito imponibile inferiore ai 70 mila euro. Si parla di un’indennità giornaliera che scatta dal quarto giorno (se il certificato di malattia viene inviato entro 48 ore) e che riconosce all’autonomo tra gli 11 e i 22 euro al giorno per la malattia domiciliare. Questa magrissima tutela, peraltro, non esiste invece né per i commercianti, né per gli artigiani, ed è comunque caratterizzata da tempo mediamente lunghi: per ricevere l’indennità passa infatti spesso parecchio tempo. Si capisce, quindi, che il professionista, l’autonomo, i commercianti e gli artigiani non possono appoggiarsi all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale per dirsi al sicuro in caso di malattie e di infortuni: anche nei casi in cui è prevista una indennità, infatti, si parla si cifre talmente basse da non permettere né uno stato di tranquillità, né tanto meno la possibilità di sistemare tempestivamente l’assetto dell’azienda durante la propria assenza. Da qui, dunque, la necessità di mettersi al sicuro con un’assicurazione malattia e infortunio.

Assicurazione malattia e infortunio Partite Iva: quanto si ammalano i dipendenti?

Assicurazione infortunio e malattia per partite Iva: ecco perchéPer capire quanto possa essere importante stipulare un’assicurazione malattia e infortunio Partite Iva basta guardare a quanti sono in media i giorni di malattia per tutti quei lavoratori che ricevono una congrua indennità. Stando a un’indagine dell’Ufficio studi della CGIA, relativi ai dati del 2012, i lavoratori dipendenti in Italia si ammalano in media 2,3 volte l’anno. Nello specifico, in quell’anno, erano stati 6 milioni i lavoratori dipendenti italiani a chiedere almeno un giorno di indennità per malattia. Mediamente, i giorni di malattia sono stati 17,71 per ogni lavoratore, con un numero complessivo di 106 milioni di giorni di malattia persi nell’arco del 2012. Come è noto questi numeri risultano almeno un po’ gonfiati dal certificato medico “facile”, tanto più che il giorno maggiormente a rischio è, non a caso, il lunedì. Ma non si vogliono strumentalizzare questi dati: al di là di qualche atteggiamento tutt’altro che etico, questi numeri servono a dimostrare che la salute va tutelata, e che la maggior parte delle persone è assolutamente consapevole dell’importanza di prendersi cura della propria persona, senza quindi obbligarsi a lavorare anche quando non si hanno effettivamente le forze per farlo, peggiorando la situazione sul breve e sul lungo termine. D’altronde, non è pensabile nemmeno restare a casa senza nessuna forma di risarcimento: da qui l’utilità di un’assicurazione malattia e infortunio Partite Iva.

Perché le partite Iva dovrebbero stipulare una polizza malattia e infortuni

Le malattie per i liberi professionisti e gli infortuni sono tutt’altro che eventi rari. E per capirlo basta guardare i dati dei lavoratori dipendenti sopra esposti. E si parla di persone in carne e ossa, così come quelle che compongono il popolo delle partite Iva, anche loro esposte al rischio di malattie e infortuni. Si pensi allora a quanto può influire sul benessere economico di un libero professionista o di un piccolo imprenditore una malattia di una o due settimane, o magari un infortunio. Pensiamo a un commerciante che si trova bloccato per una spalla ingessata, a un artigiano con una gamba rotta, a o ad altre situazioni invalidanti che possono interrompere del tutto il lavoro per settimane e spesso perfino per mesi. Ecco allora che stipulare una polizza infortunio diventa la soluzione migliore, così da avere un’ampia serie di garanzie: si parla nello specifico di garanzie come Diaria da Ricovero e Gesso, Rimborso Spese Mediche, Inabilità Temporanea, Rendita Vitalizia, Invalidità Permanente e Morte. Parallelamente, la polizza malattia copre l’Invalidità Permanente e la Rendita Vitalizia.

Versando un premio annuale ridotto è possibile dormire sonni tranquilli: in caso di infortunio o di malattia, infatti, la compagnia assicurativa si impegna a garantire all’assicurato un indennizzo correlato alla durata della degenza e/o alla gravità dell’infortunio.

Assicurati una rendita quotidiana e un indennizzo in caso di una piccola o grande sciagura, e non mettere a repentaglio la tua azienda per uno stupido infortunio: contattami, e individueremo insieme la migliore polizza malattia e infortunio per partita Iva!